
BIOGRAFIA
la nascita e il periodo parigino.
Picchiotti Danilo nasce a Radicofani, Siena. L'infanzia e l’adolescenza sono caratterizzate dall'inquieto inseguimento di un bisogno di espressione artistica della propria sensibilità e delle proprie percezioni, e di un fortissimo sentimento dell'esistenza. Questo lo porta, all'età di diciotto anni, a frequentare un gruppo d'arte “i Pennelacci” nella sua città di Roma ed in generale a dedicarsi con estrema passione alla lettura e alla pittura.
		    Nel 1952 si trasferisce a Parigi. Qui si orienta  piuttosto verso gli ambienti stimolanti ed innovativi che in quel momento  storico sono rappresentati dalle versioni locali del Surrealismo. Da quel  momento lascia che la propria esistenza irrompa nella sua arte fino a divenirne  il soggetto principale, nella convinzione che conoscenza e ricerca stilistica  si identifichino. L'esito di questo profondo travaglio trova nel surrealismo la  più autentica espressione della propria sensibilità artistica ed esistenziale.
		    
DAGLI ESORDI
all'action painting.
A partire dai primissimi anni Sessanta, l'atmosfera artistica romana e il successo delle sue partecipazioni ad alcune mostre collettive, soprattutto con il gruppo dei "Pennellacci", lo portano al suo esordio di pubblico e ad un periodo estremamente denso ed importante.
			    Negli anni successivi, l'esito di un profondo travaglio  intellettuale, lo porta a scoprire l'informale  gestuale, anche definito «action  painting». Il movimento artistico proviene soprattutto dagli Stati Uniti, e  coincide di fatto con l'espressionismo astratto. Suo maggior rappresentante è  Jackson Pollock. 
			    Nel1986  Danilo  Picchiotti effettua una serie di mostre di opere fortemente improntate a questa  corrente (action painting).
L'ULTIMO PERIODO
dell'artista.
In Europa, il pittore francese Jean Fautrier inizia ad inserire nei suoi quadri, materiali plastici che emergono dalla superficie dell'opera, rompendo così il confine tra immagine bidimensionale e immagine plastica. Questa pittura sarà chiamata "Informale Materico" e vi aderiranno anche pittori come Jean Dubuffet, Antoni Tápies e l'italiano Alberto Burri.
		    Se da una parte ci si rifugia nel segno, dall’altra, ed  è il  caso di Picchiotti, si dà risalto  alla materia, con la quale l'opera finisce per identificarsi, attraverso  qualsiasi materiale come il legno, la stoffa, il vetro, il muro o lo stesso  colore che, posti sulla superficie, assumono una loro corporeità e vengono  trasformati a strati, con l’uso del fuoco e dell’acqua e di altri elementi.
          A  partire dal 2000, dopo vari anni di inattività per motivi di salute, Danilo  Picchiotti è maturato culturalmente e con convinzione, forza ed energia, si  riaccosta alla pittura dando avvio alla stagione della "GESTUALITA'  MATERICA" tuttora in corso.








 "La rotta delle emozioni"
 "La rotta delle emozioni" english version
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